Nella seduta del 20 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Sostegni-bis con le misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.
Il Decreto interviene con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione adottate.
Gli interventi previsti si sviluppano su 7 linee di azione principali:
sostegno alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
accesso al credito e liquidità delle imprese;
tutela della salute;
lavoro e politiche sociali;
sostegno agli enti territoriali;
giovani, scuola e ricerca;
misure di carattere settoriale.
La prima misura, per la quale sono stati stanziati 15 miliardi di euro, prevede un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Con questo nuovo intervento si vuole raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari e di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia.
La misura, in particolare, si articola su tre componenti:
la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto “sostegni”, con un contributo a fondo perduto per le partite IVA con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020;
una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il primo aprile 2020 e il 31 marzo 2021;
la terza componente si concentrerà sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà infatti assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021.
Ulteriori misure sono previste per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese. Le elenchiamo di seguito:
credito d’imposta per canoni di locazione ed affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggio e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021;
esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia;
il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici viene prorogato fino a luglio 2021;
viene accresciuta con uno stanziamento di 1,6 miliardi la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese;
viene integrato con 100 milioni di euro il Fondo per gli operatori del turismo invernale.
viene potenziato con 120 milioni di euro il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici;
viene istituito un ‘Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse’;
viene differita per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, la sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione;
viene rinviata a gennaio 2022 l’entrata in vigore della cosiddetta “plastic tax”.
Fonte: https://www.governo.it