DIFFUSIONE DEL CONTANTE ED ECONOMIA IRREGOLARE: QUALI CORRELAZIONI?

DIFFUSIONE DEL CONTANTE ED ECONOMIA IRREGOLARE: QUALI CORRELAZIONI?

La riduzione della circolazione del contante per essere efficace necessita dell’esistenza di condizioni utili alla sua diffusione e attuazione, contemperando anche esigenze di natura sociale ed economica.
Su queste premesse si sviluppa l’approfondimento della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, dal titolo “L’uso del contante in Italia tra necessità e abitudini”, che si sofferma sugli effetti dei provvedimenti intervenuti negli ultimi anni in materia, sia nel nostro Paese che in Europa, comparandone in particolare l’incidenza sulla lotta all’evasione fiscale.
“Il limite alla circolazione del contante aiuta certamente a contrastare l’illegalità, ma gli interventi che vanno in questa direzione, per essere realmente incisivi, devono essere strutturali”, ha affermato il Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca.
“Si pensi innanzitutto all’infrastruttura tecnologica, le cui carenze, ad esempio relative alla rete Internet, non agevolano l’uso delle carte di credito. Poi, aspetto non secondario è quello dei costi per il loro utilizzo, che incidono pesantemente sui pagamenti. Anche in questo caso l’esempio è semplice: se si usano 100 euro in contanti per un pagamento e quella somma viene immessa nel mercato, dopo avere effettuato diversi passaggi tra vari consumatori torna al primo utilizzatore con il medesimo valore. Se la stessa operazione viene eseguita con moneta elettronica, quei 100 euro saranno ridotti dagli oneri bancari e perderanno quindi il loro valore iniziale”.
Infine, ha affermato ancora De Luca, “è necessario armonizzare in tutti i Paesi dell’Unione il limite minimo in modo da evitare differenze che creino distorsioni nei mercati interni”.

Fonte: http://www.consulentidellavoro.it