VENDITE TELEMATICHE: AD UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA RIMANGONO MOLTE CRITICITà

VENDITE TELEMATICHE: AD UN ANNO DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA RIFORMA RIMANGONO MOLTE CRITICITà

Ad un anno dall’entrata in vigore della riforma che ha istituito l’obbligatorietà della pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche e delle vendite con modalità telematiche, il CNDCEC ha predisposto un questionario, indirizzato agli iscritti all’Ordine che svolgono la funzione di delegati alle vendite e custodi dei beni pignorati, tramite il quale ha inteso monitorare ed analizzare, attraverso l’esperienza sul campo di professionisti del settore, le prassi in uso nei Tribunali e gli effetti avuti dalla modifica normativa.
Dalle risposte fornite da oltre 550 commercialisti è emerso un importante ritardo nel recepimento delle nuove modalità di vendita telematica, oltre a molte criticità per la pubblicità sul Portale delle vendite pubbliche (PVP).
Tutte le risposte sono state raccolte in un unico documento, che si articola in due parti principali: una prima ricognitiva delle istruzioni fornite dai Tribunali ai professionisti delegati; una seconda direttamente orientata a fotografare la realtà in cui i professionisti delegati si trovano ad esercitare le proprie funzioni.
I due Consiglieri nazionali delegati alle funzioni giudiziarie, Valeria Giancola e Giuseppe Tedesco, hanno così commentato i risultati del sondaggio: “I risultati emersi dal sondaggio ci consentono di fare un bilancio del primo anno di applicazione della nuova normativa. Al momento, la realizzazione dell’obiettivo di garantire trasparenza, semplificazione, efficacia, sicurezza, esattezza e regolarità delle gare telematiche sembra lontana. La frammentazione del processo informatico tra differenti “attori” che a loro volta operano con sistemi complessi, diversificati e poco intuitivi per l’utente, nonché la scarsa conoscenza degli strumenti informatici non sembrano aver agevolato la diffusione delle nuove regole”.
E ancora: “Il sondaggio conferma le criticità che avevamo rappresentato alle Istituzioni prima ancora che tutta la riforma fosse completata: la riforma stenta ad essere concretamente attuata dai tribunali e, laddove le modalità telematiche hanno trovato applicazione, emergono prassi non uniformi e interpretazioni divergenti anche a causa dell’eccessiva complessità della normativa. Tutto ciò si traduce in significative difficoltà per i professionisti che operano in questo ambito restano i referenti del Giudice”.
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Fonte: http://www.cndcec.it