Al fine di sostenere ed incentivare l’adozione di misure legate alla necessità di adeguare i processi produttivi e gli ambienti di lavoro l’Art. 120 del Decreto 34/2020 (Decreto “Rilancio”) ha previsto un credito di imposta del 60% delle spese sostenute nell’anno 2020, per un massimo di 80.000 euro, per la realizzazione degli interventi richiesti dalle prescrizioni sanitarie e dalle misure di contenimento contro la diffusione da Covid-19.
In particolare, il contributo è riconosciuto ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico indicati nell’allegato 1, alle associazioni, alle fondazioni e agli altri enti privati, compresi gli enti del Terzo settore, ed è concesso in relazione:
agli interventi di rifacimento di spogliatoi e mense;
agli nterventi per la realizzazione di spazi comuni e ingressi, di spazi medici;
all’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura dei dipendenti e degli utenti;
all’acquisto di arredi di sicurezza.
Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni per le medesime spese, comunque nel limite dei costi sostenuti ed è utilizzabile nell’anno 2021 esclusivamente in compensazione, può essere ceduto ma non è rimborsabile.
Non spetta alle imprese ed ai lavoratori autonomi che non esercitano la loro attività in luoghi aperti al pubblico.