Nella giornata del 16 aprile scorso il Parlamento Europeo ha approvato, con 591 voti a favore e 29 contrati e 33 astenuti, la Direttiva sul “whistleblowing”, che ha lo scopo di proteggere, in tutti gli Stati membri, i lavoratori che segnalano illeciti, frodi, corruzioni e ogni violazione del diritto dell’Unione, tra cui frodi fiscali, riciclaggio di denaro sporco, appalti pubblici, servizi finanziari, sicurezza dei prodotti e dei trasporti, protezione dell’ambiente, salute pubblica, protezione dei consumatori e dei dati.
I Paesi dell’Unione Europea avranno due anni di tempo per adeguare la normativa nazionale alle nuove disposizioni.